G.E.M. Anno 2912 Alta Via Delle Dolomiti n°1 2a Parte 2012
Giovan Battista Merlo Giovan Battista Merlo
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 Published On Premiered Jun 9, 2024

Anno 2012. ALTA VIA n° 1 delle DOLOMITI (2a parte)
Quest'anno abbiamo continuato l'Alta Via n° 1 delle DOLOMITI .
Lo scorso anno eravamo arrivati al rifugio Scoiattoli, passando dal monte AVERAU.
Siamo partiti dal rifugio che ha lo stesso nome: AVERAU.
Arrivati al passo Giau, siamo scesi con le auto dove parte la seggiovia che porta al rifugio.
Dopo aver ripetuto la fotografia di gruppo, siamo saliti al rifugio NUVOLAU.
Abbiamo pranzato con un panino e giù per la via ferrata RA GUSELA. Una ferrata abbastanza facile per chi non soffre l'esposizione nel vuoto.
Il cammino successivo è molto interessante in particolare il sito archeologico dov'è sepolto l'uomo di MONDEVAL.
Abbiamo sfiorato il BECCO DI MEZZODÌ, ossia quel monte che si vede bene da CORTINA.
Alla forcella AMBRIZZOLA, un gruppo dei nostri, dieci persone, sono andati a dormire al rifugio PALMIERI (CRODA DA LAGO).
Gli altri hanno proseguito per il rifugio CITTÀ DI FIUME.
Il giorno dopo ci siamo incamminati per la CIMA VAL D'ARCIA ai piedi del monte PELMO. Nel frattempo ci hanno raggiunto i dieci che avevano dormito al PALMIERI.
Scendendo verso il rifugio VENEZIA ho notato che avevano messo dei cavi di acciaio di sicurezza ancorati alle rocce. ( C'ero stato nel 2003 non c'erano i cavi e le rocce erano circondate dalla terra).
Superato il pericolo, siamo arrivati per il rifugio VENEZIA. Li abbiamo pranzato e poi ci siamo avviati per il rifugio PALAFAVERA.
Camminando ho fotografato la roccia dove erano rimaste le impronte dei dinosauri.Gli amici hanno tirato dritto e non le hanno notate.
Al rifugio non c'era posto per tutti. Alcuni sono andati a dormire a MARENSON. Questi sono tornati al mattino con un pullman di linea.
Dopo colazione siamo ripartiti per il rifugio COLDAI. Poi il TISSI dove abbiamo pranzato con un'ottima pastasciutta.
Il pomeriggio siamo arrivati al VAZZOLER. Lì ho visto che non era più presente la signora che nel 2003 gestiva il rifugio. Chiedendo agli attuali gestori, (uno era il marito e l'altra era la figlia della signora scomparsa), mi hanno riferito che era deceduta a causa di un male incurabile. E pensare che mi aveva raccontato che due o tre volte la settimana andava da qualche anno al rifugio TORRIANI sul monte CIVETTA.
Quella, per me, è stata un'esperienza negativa, ci sono rimasto malissimo.
Il giorno dopo si è messo a piovere. Allora invece di andare al rifugio CARESTIATO, per concludere l' A.V. siamo scesi alla capanna TRISTE, e poi a LISTOLADE dove ci aspettava Mauro con pannini e vino. (Mauro ha un bar a Masone e suo figlio camminava con noi). Mentre i padroni delle auto andavano a prenderle dove le avevamo lasciate al Passo GIAU con un autista che avevamo chiamato.
Così si è conclusa la nostra caminata sull'Alta Via n° 1 delle DOLOMITI.

L'anno prossimo faremo un pezzo dell'ALTA VIA n° 1 della VAL D'AOSTA.

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