🙏 San Girolamo Vescovo e Dottore della Chiesa (Cenacolo)
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 Published On Streamed live on Sep 30, 2024

30 settembre - San Girolamo vescovo e Dottore della Chiesa
Girolamo, uno dei più grandi dottori della Chiesa indivisa, cioè prima che la Chiesa in Oriente volle separarsi da Roma. Nacque a Stridone, in Dalmazia, da una nobile famiglia cristiana, fra l'anno 345 e 347. A Roma studiò i classici latini e a Treviri conobbe la vita ascetica dell’occidente, stringendo amicizia con Rufino e Cromazio di Aquileia.
Fu battezzato a 19 anni da papa Liberio. Si recò poi in Oriente per conoscere la tradizione monastica del deserto siriaco e fu ordinato presbitero ad Antiochia. Fondò a Roma, sull’Aventino, un cenobio dove donne dell’aristocrazia romana si esercitavano nell’ascesi e nello studio approfondito della Scrittura.
👉 Nel 384, dopo la morte di papa Damaso – del quale era stato segretario particolare e da cui ricevette l’incarico della revisione della traduzione latina della Bibbia, che darà origine alla Vulgata – Girolamo ripartì alla volta di Betlemme, dove si dedicò alla traduzione e al commento dei libri sacri.
Qui fondò un monastero maschile e uno femminile.
Di carattere forte e irruente, provocò insieme consensi e polemiche con i suoi interventi accesi per fustigare vizi e ipocrisie. Nei suoi scritti, molti dei quali interessano la vita monastica, soprattutto nel suo Epistolario, Girolamo ha lasciato alla Chiesa un tesoro prezioso di insegnamenti sulla vita cristiana e sull’ascesi monastica.
Morì a Betlemme nel 419, il 30 settembre.
E' sepolto nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, Roma
Perchè san Girolamo è identificato accanto ad un leone?
Il santo aveva trovato il coraggio di avvicinarsi alla feroce belva, che da quel momento si trasformò in un docile animale fedele e rimase sempre vicino a lui ma, il leone, in questo caso è simbolo anche delle passioni domate e mette in luce le virtù del santo che è riuscito a placare l'istintiva aggressività dell'animale in lui generata dal peccato.
👉 Così risponde sul sacerdozio: dalla Lettera 14 Il sacerdote
"Dio mi guardi dal parlare male di loro: sono i successori degli Apostoli, e consacrano con la loro bocca il Corpo di Cristo.
È tramite loro che noi siamo cristiani; essi, in certo modo, giudicano prima del giorno del giudizio, perché posseggono le chiavi del regno dei cieli, e con la loro vita casta conservano intatta la Sposa di Cristo.
Ma la vocazione del monaco, l'ho già spiegato, è diversa da quella dei chierici. I chierici pascolano le pecore, io monaco sono condotto al pascolo.
Loro vivono dell' altare; quanto a me, la scure è posta alla radice dell' albero sterile, se non porto la mia offerta all' altare.
Se le pie sollecitazioni dei fratelli t'invitano ad accedere a quest'Ordine sacerdotale, mi rallegrerò della tua esaltazione, ma starò in trepidazione per la tua caduta.
Tu pensi a Pietro, ma guarda anche a Giuda!
Tu hai in mente Stefano, ma ricorda anche Nicola, detestato dal Signore nella sua Apocalisse! Non è la dignità ecclesiastica che fa cristiani.
Non è facile stare nella posizione di Paolo, od occupare il grado di coloro che regnano ora con Cristo.
Se t'accingi a costruire una torre, fa' prima il calcolo delle spese.
Se cade un monaco, ci sarà il sacerdote a pregare per lui; ma se cade il prete, chi pregherà per lui?"
👉 dalla Lettera 15 Il Papa e la Chiesa
"Delle volpi devastano la vigna di Cristo; in mezzo a cisterne spaccate e senz’acqua è difficile capire ove si trovi quel fonte sigillato, quell’orto chiuso da un recinto, di cui parla la Scrittura.
Per questo ho deciso di consultare la Cattedra di Pietro, dove si trova quella fede che la bocca d’un Apostolo ha esalta­to; vengo ora a chiedere un nutrimento per la mia anima lì, do­ve un tempo ricevetti il vestito di Cristo (il battesimo).
La tua grandezza, a dire il vero, mi mette in soggezio­ne, ma la tua bontà m’attira. Io, come una pecorella chiedo protezione al pastore. Metti da parte ciò che è invidiabile, sottraiti un momento al fa­sto dell’altissima dignità romana: è col successore del pescato­re e con un discepolo della croce che desidero parlare.
Io non seguo altro primato che quello di Cristo; per questo mi metto in comunione con la tua Beatitudine, cioè con la Cattedra di Pietro. So che su questa pietra è edificata la Chiesa.
Chiunque si ciba dell’Agnello fuori di tale casa è un empio.
Chi non si trova nell’arca di Noè, perirà durante il diluvio.
Chi non raccoglie con te, disperde; vale a dire: chi non è di Cristo è dell'Anticristo ..."
ed infine:    / @cooperatoresveritatis  

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