QUELLI CHE SI AMANO (ad Adesso Musica) canta: MINO REITANO (UNICA NEL WEB!)
Pino Scognamiglio Pino Scognamiglio
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 Published On Jun 12, 2011

Mino Reitano nasce a Fiumara, in provincia di Reggio Calabria, il 7 dicembre 1944, inizia ad otto anni a frequentare i corsi di violino, pianoforte e tromba al Conservatorio di Reggio Calabria, nel 1957 dà vita con la sorella Giovanna a un duo vocale la cui attività verrà interrotta dalla tragica scomparsa della ragazza, avvenuta nel 1959. Mino allora emigra in Germania, fa ogni genere di lavoro in quel di Amburgo, senza rinunciare alla canzone. Viene ingaggiato con il nome di Bemnjamin dall'impresario dello Star Club, locale dove si esibiscono anche i Beatles ai loro esordi, dei suoi incontri con i Beatles Reitano parlerà molto. Tornato in Italia lavora come cantante da night, nel 1965 è a Castrocaro dove in inglese canta un brano di Roy Orbison, nel 1966 partecipa al Festival di Sanremo con un brano di Mogol-Battisti con Non prego per me, nel 1967 partecipa al Cantagiro con la canzone Quando cerco una donna e al Festival di Pesaro con Ho sofferto tanto. Esplode nel 1968 con Una chitarra cento illusioni e con Aveva un cuore (che ti amava tanto), sempre nello stesso anno scrive e canta Liverpool addio. Torna a Sanremo nel 1969 in coppia con Claudio Villa con Meglio una sera (piangere da solo), porta quindi al successo Una ferita in fondo al cuore e La pura verità. Sempre nel 1969 scrive per Ornella Vanoni, con Franco Califano, la canzone Una ragione di più, pubblica l'album Mino canta Reitano, e partecipa al Cantagiro con Daradan. Negli anni '70 è finalista per ben cinque volte di Canzonissima. Nel 1971 vince Un Disco per l'Estate con Era il tempo delle more, nel 1972 è in classifica con Gente di Fiumara e Ciao vita mia . Sempre nel 1972 è autore della canzone vincitrice dello Zecchino d'Oro, La sveglia birichina. Negli anni '70 partecipa a diverse edizioni di CANZONISSIMA, nel 1973 porta al successo Cuore pellegrino, l'anno successivo torna a Sanremo con Innamorati e propone una cover di Sugar baby love dei Rubettes. Nel 1976 Reitano incide Sogno, sigla del programma tv Scommettiamo condotto da Mike Bongiorno. Nel 1977 scrive il romanzo Oh Salvatore che vince il premio Bancarella. Sempre negli anni '70 partecipa a parecchi film come attore e autore della colonna sonora: Tara Poki (1971), Una vita lunga un giorno (1973), Il giudice e la minorenne (1974), 4 minuti per 4 miliardi (1976), Povero Cristo (1976), Stangata in famiglia (1976), Quelli dell'antirapina (1977), Lady football (1979). Nel 1982 scrive a quattro mani con il giornalista Maurizio Seymandi Libera, una donna, una canzone, sorta di propria autobiografia. Fra i 45 giri degli anni '80 vanno ricordati: Io ti amerò, Bronzi di Riace, Ti amo davvero, Innamorarsi è stato facile, E' lunedì; nel 1988 Reitano ricompare al Festival di Sanremo con Italia, brano scritto per lui da Umberto Balsamo, molto venduto all'estero. Nel 1990 è conduttore televisivo per Rai1, quindi partecipa al Festival di Sanremo con Vorrei ancora a Sanremo nel 1992 con Ma ti sei chiesto mai.
Sul finale degli anni '90 recita nella parte di sé stesso nei film Sono pazzo di Iris Blond di Carlo Verdone e L'ultimo mondial di Antonella Ponziani e Tonino Zangardi. Nel 2001 vince con Italia il concorso de La notte vola programma sulle migliori canzoni degli anni '80. Nel 2002 partecipa a Sanremo con La mia canzone, brano scritto da Pasquale Panella, già autore di Battisti, nel 2005 conduce, assieme a Nino Frassica, Striscia la notizia. Fra gli album di Mino Reitano ricordiamo: Mino canta Reitano (1969), Tutto Mino (raccolta dei suoi maggiori successi, 1970), L'uomo e la valigia (1971), Partito per amore (1973), Musica tua. Vorrei (1990), Ma ti sei mai chiesto (1992), I Grandi successi (1999), Mino Reitano story (1999), Flashback (2000), La mia canzone... le mie canzoni (2002), Io ti aspetterò sempre (2003). Reitano è popolarissimo all'estero, ovunque vi sia una comunità di italiani, si è definito il "Sinatra italiano, anche se la critica, sempre severa con lui, l'ha sùbito ribattezzato "il Sinatra operaio". Gravemente ammalatosi dirada le sue apparizioni, compare a PIAZZA GRANDE, a LA VITA IN DIRETTA e in occasione del ventennale di Striscia la notizia.
Mino Reitano è morto a Agrate Brianza il 27 gennaio 2008.

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