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#Neuroscienze #StefanoAimino #Memoria
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La memoria è quella parte di noi che ci permette di interpretare il mondo, che contribuisce a rendere unico il nostro modo di fare e forma il nostro carattere.
Secondo il professor Terry Sejnowski, possiamo immagazzinare nel nostro personale HD portatile circa un petabyte che è qualcosa come un milioncino abbondante di GB.
Le due grandi macro categorie in cui si divide la memoria sono a breve e lungo termine. La memoria a breve termine registra di continuo gli eventi della nostra vita ma dopo una decina di secondi puff li cancella tutti, ci possiamo immagazzinare qualche dettaglio durante una passeggiata, il volto di una persona e poi scaduto il tempo inizia lentamente a cancellarsi e a perdersi per sempre......a meno che...
per motivi legati al nostro status, alla nostra emotività quei ricordi non vengano impressi perennemente nella memoria a lungo termine.
Qui immagazziniamo tutto quello che conosciamo, tutti gli eventi importanti della nostra vita, le nostre capacità e il nostro sapere.
Maggiore sarà il nostro stato emotivo e maggiore sarà la nostra capacità di registrare perennemente i ricordi legati a quel fatto.
Ogni volta che un nuovo evento merita di essere ricordato il nostro cervello effettua una fase di codifica, inserisce quindi la nuova memoria all'interno delle informazioni preesistenti e la codifica in modo che sia riconoscibile.
Nella fase di ritenzione invece il ricordo diventa stabile e si fissa nel nostro bagaglio culturale
Grazie ai ricordi delle esperienze passate la memoria ci aiuta a capire come comportarci in alcune situazioni, senza di lei non sapremo come parlare, come camminare, come interagire con gli altri o come ci si siede, insomma la memoria è il nostro personale meccanismo che ci permette di "sopravvivere" all'interno del mondo.