Hasse Brandler - Cima Grande di Lavaredo
Luca Ducoli Luca Ducoli
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 Published On Jul 18, 2022

La parete nord della Cima Grande di Lavaredo, uno dei 6 problemi delle alpi salita da una delle vie storiche tracciate su di essa. Dopo la notte accampati in una trincea, la sveglia era alle 4, decisamente presto, sperando così di essere fuori dalla via prima delle 15 ora in cui erano previsti temporali. Dopo una veloce colazione ci rechiamo alla base e attacchiamo la via con le prime luci.
Il sole ci accompagna solo nei primi tiri poi si nasconde dietro lo spigolo. Saliamo in libera fino ai tiri, incontriamo qualche difficoltà ma il bello arriva adesso. Tom sosta sotto i tetti, io continuo in traverso e faccio il primo tiro di 7a, al mio compagno spetta il secondo che è decisamente più ostico e che lo costringe a mungere un paio di rinvii. A me esce invece in libera da secondo, alleggerito dallo zaino recuperato usando le corde lasche. Arriva ora il 7a+, Tom lo sale da primo lasciandomi il tempo di riposare per tentare la libera ma il piano fallisce e alla fine mungo un rinvio. Il tiro successivo che da relazione era più facile mi spompa e con la libera ormai sfumata non mi faccio problemi a tirare le protezioni. Continuiamo poi a salire fino alla cengia con il libro di vetta e poi sempre più su attraverso camini bagnati e diedri. Siamo poi sulla cengia che percorre la cima e ci rifugiamo dalla pioggia in una grotta. Dopo esserci confrontati decidiamo di scendere e non arrivare sulla vetta visto il meteo poco promettente. Scendiamo prima con alcune calate e poi camminando/disarrampicando sulla normale. Si conclude così la nostra avventura, facendo autostop fino a Misurina e fermandoci poi all' omonimo lago a mangiare un risotto guardando il tramonto.
Grazie per la visione.

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