L'antico Egitto, con la sua mescolanza di storia e mitologia, è un mondo affascinante dove il terreno e il divino coesistono in un tessuto straordinariamente intrecciato.

Nel Principio, secondo la mitologia egizia, Nun, l'oceano primordiale, era l'unica entità che esisteva. Dal Nun, emerse il tumulo primevo e, con esso, Ra, il dio del sole. Ra, in alcune racconti, è nato da un loto oppure, secondo altre versioni, da un uovo cosmico. Egli portò la luce nell'oscurità, segnando l'inizio delle cose visibili e tangibili.

Con il tempo, Ra generò altri dei attraverso il suo potere creativo: Shu (l'aria) e Tefnut (l'umidità), che a loro volta generarono Geb (la terra) e Nut (il cielo). Da questa divina unione, nacquero Osiride, Iside, Set e Nefti, ciascuno dei quali avrebbe avuto un ruolo fondamentale tanto nel panorama divino quanto in quello mitologico e storico.

Osiride divenne il primo re divino dell'Egitto, amato per la sua saggezza e giustizia. Sotto il suo regno, le terre dell'Egitto fiorirono come mai prima. Ma il bene non esiste senza il contrasto del male, e questa prosperità suscitò l'invidia del fratello minore di Osiride, Set. Tramando nell'ombra, Set ingannò Osiride e lo uccise, tagliandone il corpo in quattordici parti sparse per tutto l'Egitto.

Iside, la moglie e sorella di Osiride, col cuore spezzato ma risoluta, percorse il regno e raccolse pazientemente ogni frammento del corpo del marito, con l'aiuto della sorella Nefti e di Anubi, il dio con testa di sciacallo. Grazie ai suoi straordinari poteri magici, riuscì a riunire Osiride riportandolo in vita per un breve momento, durante il quale concepirono Horus, il figlio destinato a vendicare il padre.

Horus, con gli occhi che riflettono il sole e la luna, crebbe e affrontò Set in una serie di scontri epici per il trono d'Egitto. Con l'aiuto degli altri dei, Horus prevale e diventa il re legittimo, rappresentando l'immagine del faraone su terra. Questo ciclo di vendetta, giustizia e rinascita stabilì non solo l'ordine cosmico, ma anche i fondamenti della legittimità del faraone come sovrano divino.

Parallelamente a queste narrazioni mitologiche, l'Egitto antico si sviluppava come una delle più grandi civiltà della storia umana, costruendo monumenti immortali come le piramidi e sviluppando un sistema di scrittura complesso: i geroglifici. Le dinastie si succedettero tra periodi di splendente prosperità e occasionali momenti di crisi, ma sempre con la costante connessione tra la vita terrena e l'eterno regno divino.

I misteri e i miti dell'antico Egitto rimangono oggi uno specchio di un tempo in cui gli dei camminavano tra gli uomini e il confine tra la storia e la leggenda era tanto sottile quanto un papiro su cui incidere i racconti dei potenti.