Nuova via, terminata il 25-06-23. E' una via protetta sistematicamente a fix, ma in ambiente selvaggio e davvero spettacolare!
È stata una grande avventura, abbiamo effettuato l’apertura in 5 giorni distinti, con un bivacco finale per godercela fino in fondo e rimuovere la corda fissa utilizzata negli ultimi tentativi.
Gli apritori sono:
Alessandro “Pelo” Pelanda
Alessandro Ceriani
Said Taghipour
Walter “Pres” Polidori
La parete non risulta sia mai stata scalata prima, salvo una struttura molto a sinistra, un torrione dove esiste una via di Tondini.
Abbiamo proposto un nome per la parete: dato che Said è di origine persiana, l’abbiamo chiamata “Bahador”, coraggiosa in lingua persiana.
Non siamo usciti in cima, perché il bellissimo e difficile diedro è sbarrato in alto da enormi tetti con roccia friabile. Perciò la via finisce al termine del diedro, prima dei tetti.
La roccia è ancora in parte da ripulire, anche se in molte zone l’abbiamo un po' “sanata”.
NB: un grande ringraziamento a Giuliana Steccanella e Sergio Coltri, che ci hanno dato una imbeccata sulla parete, dopo che avevamo saputo che lo spigolone che volevamo tentare a sinistra era già stato salito da Tondini.